Cittadina romana (ferro)
Costo | 3,300 |
Costo di riparazione | 1,320 |
Costo di riparazione se in rovina | 2,640 |
- Editto Panem et circenses: -4% ai costi di arruolamento di unità
- Editto Raccolta delle tasse: +3% alla pressione fiscale
- -8% ai costi di arruolamento delle unità terrestri
- +1 alla capacità di reclutamento
- 400 alla ricchezza derivata dall’attività manifatturiera (attività produttive)
- +4 alla crescita per turno
- -10 all’ordine pubblico per turno (squallore)
- -8 al cibo
- 160 ferro
Descrizione
Dovunque andassero, i Romani non si limitavano a conquistare, ma si impegnavano a costruire e consolidare delle comunità. Utilizzavano pietra e mattoni per stabilire colonie destinate a durare nel tempo. Le città coloniali si sviluppavano da borghi o villaggi già esistenti, diventando poi centri nevralgici per l’attività amministrativa e commerciale. La pianta delle città provinciali, o “civitates” com’erano chiamate al tempo, erano “a scacchiera”, ed erano protette da mura di pietra. Il “vicus” era meno formale, spesso situato fuori dall’accampamento dell’esercito, allo scopo di fornire ai soldati una parvenza delle comodità e dei piaceri di una casa.