Recinto dei cavalli

Costo 1,100
Costo di riparazione 440
Costo di riparazione se in rovina 880
  • +5% all’attacco della cavalleria corpo a corpo dopo il reclutamento
  • +5% al morale dell’unità dopo il reclutamento
  • +1 grado(i) d’esperienza per le reclute della cavalleria
Catene di edifici (Roma, Roma (Cesare in Gallia), Roma (Annibale alle porte), Roma di Lepido (Emperor Edition), Roma di Marco Antonio (Emperor Edition), Roma di Ottaviano (Emperor Edition), Roma di Pompeo (Emperor Edition))
Descrizione

I cavalli occupavano una posizione privilegiata all’interno della società romana. Allevati e cresciuti per le corse, i sacrifici religiosi e il nobile servizio militare, non erano considerati animali da soma, come poi diventarono in seguito, a causa del loro costo elevato. I cavalli venivano raramente utilizzati nei campi, tranne quando il loro sangue sacrificale serviva a purificare il resto del bestiame o quando la loro testa veniva inchiodata al muro di una fattoria, come augurio di un buon raccolto!

Si diceva che lo stesso Romolo avesse una guardia personale composta da trecento cavalieri. La cavalleria romana era composta, in origine, dai membri delle classi più elevate, gli “equites” o classe a cavallo, che erano gli unici a potersi permettere di pagare il cavallo e l’attrezzatura. Più tardi, l’idea di appartenenza a una classe d’élite veniva favorita anche dal fatto che i cavalieri erano pagati tre volte tanto rispetto ai fanti. Man mano che l’Impero cresceva, vennero aggiunti ai ranghi dell’esercito i cavalieri gallici, numidi, spagnoli e traci. La cavalleria veniva utilizzata in missioni di avanscoperta e per consegnare messaggi, nonché, in battaglia, per le cariche e per tormentare il nemico ai fianchi e guadagnare un vantaggio in momenti critici.

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