Miniera allagata

Costo 5,500
Costo di riparazione 2,200
Costo di riparazione se in rovina 4,400
  • 450 alla ricchezza derivata dall’attività mineraria (attività produttive)
  • -8 all’ordine pubblico per turno (squallore)
Catene di edifici (Roma, Roma (Cesare in Gallia), Roma (Annibale alle porte), Roma di Lepido (Emperor Edition), Roma di Marco Antonio (Emperor Edition), Roma di Ottaviano (Emperor Edition), Roma di Pompeo (Emperor Edition))
Descrizione

L’attività mineraria, sia nella Repubblica romana che più tardi nell’Impero, assunse diverse forme. Le cave a cielo aperto fornivano materie prime per la costruzione di monumenti e statue, mentre i pozzi minerari servivano all’estrazione di rame, ferro, piombo e stagno, nonché di oro e argento. Con l’espansione del territorio romano, crebbe anche la richiesta di materiali, in special modo del metallo. Non serviva soltanto per l’equipaggiamento delle legioni, ma anche per soddisfare la domanda proveniente da un mondo sempre più romanizzato. La crescita della domanda, intorno al I sec. a.C., portò a tecniche di estrazione più efficienti, come quella chiamata “estrazione idraulica”. Si utilizzavano vaste riserve d’acqua, controllate da canali artificiali, per creare potenti onde d’acqua che erodevano la superficie collinare per rivelare depositi minerari. Anche l’attività mineraria per mezzo di pozzi diventò più sofisticata, grazie all’utilizzo di macchine come la ruota idraulica e la vite di Archimede, nonché degli schiavi, per pompare l’acqua da serbatoi costruiti allo scopo e, così, drenare la miniera.