Insediamento
Costo | 1,500 |
Costo di riparazione | 600 |
Costo di riparazione se in rovina | 1,200 |
- +6% alla ricchezza derivante da tutte le risorse
- 200 alla ricchezza dall’economia di sussistenza
- +3 alla crescita per turno
Catene di edifici (Ardiei (Pirati e incursori), Arevaci, Arevaci (Annibale alle porte), Arverni, Arverni (Cesare in Gallia), Boi, Daci (Emperor Edition), Galatia, Geti (Pirati e incursori), Iceni, Iceni (Emperor Edition), Lusitani, Lusitani (Annibale alle porte), Marcomanni (Emperor Edition), Massageti, Nervi, Nervi (Cesare in Gallia), Regno odrisio (Pirati e incursori), Roxolani, Scythia reale, Suebi, Suebi (Cesare in Gallia), Tylis (Pirati e incursori))
Descrizione
Man mano che la società barbarica evolveva, cresceva anche il bisogno di insediamenti più vasti che potessero ospitare più persone. Questo favorì la nascita di insediamenti fortificati, spesso costruiti in aree dov’erano presenti difese naturali, come colline, scogliere o rive di fiumi. Venivano poi fortificate con barriere in pietra o in legno, che le rendevano facilmente distinguibili dai normali e più piccoli insediamenti tribali. Alcuni storici ritengono che l’aggiunta di fortificazioni servisse più come simbolo di prestigio che come sistema di difesa. Una tribù poteva disporre anche di più di uno di questi insediamenti fortificati e la loro grandezza poteva variare in maniera significativa. Giulio Cesare studiò i Galli e decise di chiamare questi insediamenti con l’appellativo “oppidum”, in quanto aveva notato che le loro diverse dimensioni evidenziavano la differenza gerarchica all’interno di ogni tribù.