Essiccatore del sale
Costo | 3,200 |
Costo di riparazione | 1,280 |
Costo di riparazione se in rovina | 2,560 |
- +6% alla ricchezza derivata dall’agricoltura
- 175 alla ricchezza dal commercio locale
- -4 all’ordine pubblico per turno (squallore)
Catene di edifici (Ardiei (Pirati e incursori), Arevaci, Arevaci (Annibale alle porte), Arverni, Arverni (Cesare in Gallia), Boi, Daci (Emperor Edition), Galatia, Geti (Pirati e incursori), Iceni, Iceni (Emperor Edition), Lusitani, Lusitani (Annibale alle porte), Marcomanni (Emperor Edition), Massageti, Nervi, Nervi (Cesare in Gallia), Regno odrisio (Pirati e incursori), Roxolani, Scythia reale, Suebi, Suebi (Cesare in Gallia), Tylis (Pirati e incursori))
Descrizione
Il sale era un’importante merce che molte tribù di barbari scambiavano con le popolazioni civilizzate. Gli archeologi sono in grado di identificare aree caratterizzate da un’alta produzione di sale, grazie alla presenza di depositi di residui della produzione, chiamati “briquetage”. L’antica produzione di sale iniziò con le forme vascolari: a queste veniva aggiunta la brina e poi si aspettava che il tutto si essiccasse e si formassero dei blocchi di sale. I vasi venivano poi spaccati per estrarne tali blocchi, producendo una grande quantità di cocci.
Un recente ritrovamento nel sito archeologico di Poiana Slatinei, vicino a un deposito di sale a Lunca, in Romania, suggerisce che durante il Neolitico, e sin dal 6050 a.C., gli abitanti dell’area facevano bollire l’acqua salata per estrarre sale. Si tratta della più antica testimonianza di produzione di sale della storia.