Santuario di Api

Costo 4,700
Costo di riparazione 1,880
Costo di riparazione se in rovina 3,760
  • Editto Riscossione dei tributi: +6% alla pressione fiscale
  • +16% alla ricchezza derivante da tutte le risorse
  • +8 all’influenza culturale nomade
  • +8 all’ordine pubblico per turno
  • -8 al cibo
Catene di edifici (Massageti, Roxolani, Scythia reale)
Descrizione

La dea Api, “Madre Terra”, rivestiva una grande importanza all’interno del pantheon degli Sciti, stando a ciò che Erodoto dice di lei. In quanto dea della terra, il suo regno doveva sembrare infinito ai nomadi che erravano nelle steppe. Erodoto non poté resistere alla tentazione di assimilarla a una divinità greca a beneficio dei propri lettori, perciò ne fece una versione di Gea, la dea primordiale della Terra. Se questa analogia fosse accurata, sarebbe stata la madre di molte altre divinità, probabilmente anche della Terra stessa. Erodoto non menziona alcun rituale particolare associato ad Api, ma è lecito supporre che anche a lei venissero sacrificati degli animali, come agli altri dèi nomadi. Poiché sono stati trovati dei cervi accuratamente modellati tra i corredi funerari, è possibile ritenere che questi animali fossero considerati sacri e quindi offerti a lei in sacrificio.

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