Santuario di Papaios

Costo 5,600
Costo di riparazione 2,240
Costo di riparazione se in rovina 4,480
  • Editto Riscossione dei tributi: +6 all’ordine pubblico grazie alle tasse
  • +20% alla ricchezza derivata dall’agricoltura
  • +5 all’influenza culturale nomade
  • +16 all’ordine pubblico per turno
  • -8 al cibo
Catene di edifici (Massageti, Roxolani, Scythia reale)
Descrizione

Per gli Sciti, Papaios era una figura paterna, il re degli dèi. Lo storico greco Erodoto lo riconduce immediatamente all’immagine di Zeus, e gli attribuisce pari responsabilità e poteri. Questa sciovinistica “spiegazione del mondo in termini greci” è utile per far comprendere il pantheon scitico a un osservatore contemporaneo. Come a tutti gli altri dèi, a Papaios venivano sacrificati degli animali; i cavalli erano quelli più apprezzati. Per i nomadi delle steppe, che vivevano grazie ai viaggi, queste offerte dovevano essere un vero e proprio sacrificio, non fatte per pura formalità. Il diffuso impiego di cavalli nei sacrifici, da parte di molti popoli dell’Europa, suggerisce che l’usanza fosse davvero molto antica e probabilmente precedente a qualunque tribù o gruppo a cui si possa dare il nome di “scita”.

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