Deposito navale
Costo | 3,600 |
Costo di riparazione | 1,440 |
Costo di riparazione se in rovina | 2,880 |
- 140 alla ricchezza derivata dall’attività manifatturiera (attività produttive)
- -4 al cibo
Descrizione
Per molte civiltà, il dominio militare doveva sempre includere anche il dominio sul mare. Era sempre molto più semplice spostare uomini e materiali per mare piuttosto che farli marciare via terra. Fermare l’attività dei pirati e proteggere le merci erano solo alcuni dei vantaggi, ma non i principali. La costruzione di ottime imbarcazioni, dalle biremi usate per il pattugliamento alle colossali quinqueremi da battaglia, era vitale e necessaria alla formazione di una flotta bilanciata.
Il dominio sul mare, inoltre, preveniva le invasioni e poteva anche rivelarsi un ottimo strumento diplomatico. Con il trattato di Apamea, nel 188 a.C., Roma mise un limite alla potenza dell’Impero seleucide imponendo il numero di navi da guerra delle quali i Seleucidi potevano disporre. Quando Antioco V Eupatore ruppe il trattato, i Romani mandarono delle delegazioni nelle città siriane con l’incarico di affondare le navi da guerra in eccesso.