Scuola gladiatoria

Costo 5,100
Costo di riparazione 2,040
Costo di riparazione se in rovina 4,080
  • 130 alla ricchezza derivata dall’intrattenimento (cultura)
  • +12 all’ordine pubblico per turno
  • -4 al cibo
Catene di edifici (Roma, Roma (Cesare in Gallia), Roma (Annibale alle porte), Roma di Lepido (Emperor Edition), Roma di Marco Antonio (Emperor Edition), Roma di Ottaviano (Emperor Edition), Roma di Pompeo (Emperor Edition))
Descrizione

La parola “anfiteatro” vuol dire “teatro da entrambi i lati”, e deriva dai teatri circolari greci, che erano le strutture tipiche utilizzate per l’intrattenimento all’aperto. Usati per fare in modo che il pubblico dei più ricchi potesse mostrare la propria opulenza ai più poveri concittadini, e per celebrare le feste religiose, venivano per lo più utilizzati per i combattimenti tra gladiatori. Come per molti popoli del mondo antico, anche per i Romani il sangue rappresentava il passatempo principale.

Ogni angolo dell’impero, dalla Britannia alla Siria, aveva il suo anfiteatro. Ce ne erano di tutte le dimensioni, dalle piccole strutture in legno al grande Colosseo, a Roma. Qui si intrattenevano i plebei con spettacoli sanguinari e crudeli, mentre i gladiatori erano la personificazione delle virtù romane del coraggio e della forza. Gli spettacoli avevano anche un’importante funzione di controllo sociale: gli spettacoli, infatti, erano spesso gratuiti, finanziati dai patrizi e dai ricchi, nonché talvolta dagli imperatori, che cercavano così di guadagnare le simpatie del popolo.