Colonia (mercante di olio d’oliva)

Costo 2,600
Costo di riparazione 1,040
Costo di riparazione se in rovina 2,080
  • +20% alla ricchezza derivata da tutto il commercio
  • 300 alla ricchezza derivata dalle attività agricole (agricoltura)
  • +4 alla crescita per turno
  • +3 all’ordine pubblico per turno
  • 8 al cibo
  • 160 olio d’oliva
Catene di edifici (Roma, Roma (Cesare in Gallia), Roma (Annibale alle porte), Roma di Lepido (Emperor Edition), Roma di Marco Antonio (Emperor Edition), Roma di Ottaviano (Emperor Edition), Roma di Pompeo (Emperor Edition))
Descrizione

La prima coltivazione di alberi d’ulivo avvenne probabilmente nell’isola di Creta, intorno al 2500 a.C. Secondo una leggenda greca, Atena aveva donato l’ulivo al popolo che aveva chiamato la propria città Atene, in suo onore, mentre Poseidone, suo rivale, aveva offerto ai padri fondatori della città solo un pozzo di sale marino. L’ulivo divenne quindi molto importante nella cultura ellenica: le foglie venivano utilizzate per incoronare gli atleti e i campioni, mentre i Greci spargevano il proprio corpo di olio d’oliva prima di allenarsi e competere. L’olio d’oliva fu poi esportato in Egitto e a Roma e, infine, in tutto il Mediterraneo.

A seguito delle conquiste romane, l’albero d’ulivo e i suoi rami venivano regalati alle colonie per suggellare la loro resa e la fine della guerra. Con l’espansione di Roma, gli alberi si diffusero ulteriormente fino a divenire, come il vino e l’oro, un simbolo di civiltà.