Altare di Vulcano
Costo | 1,300 |
Costo di riparazione | 520 |
Costo di riparazione se in rovina | 1,040 |
- Editto Panem et circenses: +5% alla ricchezza generata dagli edifici per le attività produttive
- +5% alla ricchezza derivata dalle attività produttive
- +2 all’influenza culturale latina
- 60 alla ricchezza derivata dall’intrattenimento (cultura)
- +2 all’ordine pubblico per turno
- -1 al cibo
Descrizione
Il giovanissimo dio Vulcano si intromise tra i suoi genitori, Giove e Giunone, durante un litigio: Giove lo prese e lo lanciò dall’Olimpo. Lo schianto al suolo lo lasciò zoppo. In seguito a questo episodio, Vulcano respinse la compagnia degli altri dèi e visse nelle profondità del monte Etna. Qui lavorò con i Ciclopi, giganti con un solo occhio, alla forgiatura delle armi per gli dèi e altri eroi simili.
Se Vulcano non veniva onorato, avrebbe alimentato la sua fucina più del dovuto, causando l’eruzione dell’Etna! Era adorato come il dio del fuoco, sia nella sua forma utile, sia in quella distruttiva. Coloro che desideravano evitare il fuoco nocivo e quelli che lo usavano per lavorare veneravano il fabbro degli dèi. Ad agosto, il mese più pericoloso per gli incendi nell’area di Roma, durante le celebrazioni chiamate “Vulcanalia” si accendevano dei fuochi lungo il Tevere e si lanciavano pesci vivi nelle fiamme, per placare il dio affinché proteggesse la città. Spesso i templi in suo onore venivano costruiti fuori dalla città, perché ritenuti pericolosi!