Colonia agricola

Costo 3,600
Costo di riparazione 1,440
Costo di riparazione se in rovina 2,880
  • +9% alla ricchezza derivata dall’agricoltura
  • 200 alla ricchezza derivata dalle attività agricole (agricoltura)
  • +4 alla crescita per turno
  • -8 al cibo
Catene di edifici (Roma, Roma (Cesare in Gallia), Roma (Annibale alle porte), Roma di Lepido (Emperor Edition), Roma di Marco Antonio (Emperor Edition), Roma di Ottaviano (Emperor Edition), Roma di Pompeo (Emperor Edition))
Descrizione

Fuori dalle città, nel mondo antico, la maggior parte delle persone aveva uno stile di vita frugale, basato sull’agricoltura. Le colture principali includevano cereali, come grano e orzo, e frutta, come mele, prugne, ciliege e, soprattutto, ulivi, piantati ovunque si potesse farlo. Molte fattorie erano delle imprese a gestione familiare ma, con l’allargarsi delle città, cresceva anche la domanda di derrate agricole.

A dispetto della crescita dei prezzi, la sopravvivenza dei piccoli contadini era difficile. I Romani più ricchi compravano vaste aree e creavano imponenti tenute, o “latifundia”, per aumentare la produzione. Si utilizzava il lavoro degli schiavi e l’irrigazione veniva garantita da canali e piccole riserve. Lo scrittore Plinio, a un certo punto, affermò che i latifondi fossero la rovina dell’Italia e delle sue province.