Nervi (Cesare in Gallia)

Considerati da Cesare i più bellicosi dei Belgi, le tribù celtico-germaniche della Gallia settentrionale, i Nervi sono noti per la loro ferocia e sfrontatezza in battaglia. Anche se parlano in lingua sia celtica che germanica, i Nervi, come d’altronde anche altre tribù belghe, usano nomi celtici.

Di mentalità e reputazione quasi spartane, evitano alcol e altri beni di lusso, e hanno una grande considerazione della tradizione eroica del tempo. Per questo, i re e i capitribù dei Nervi vengono scelti sia per le loro competenze belliche sia per l’abilità di essere saggi condottieri. L’importanza assunta dalle capacità individuali e dal coraggio dimostrato in battaglia fa sì che i Nervi impieghino molto poco la cavalleria e le armi da tiro, fatta eccezione per le lance somiglianti ai giavellotti. Al contrario, preferiscono gli attacchi violenti e le imboscate, in modo da finire il nemico rapidamente.

Nel 58 a.C. i Nervi sono ben consolidati sotto il re Boduognato. Possono fare ricorso al sostegno delle tribù degli Atrebati e dei Viromandui in caso di conflitti, oltre a una crescente rete di tribù belghe, stanziate fino alla Britannia. Con la pressione esercitata dai Germani sugli Elvezi, costretti a bruciare i propri insediamenti e a migrare in massa, tutta la Gallia meridionale è stata gettata nel caos, il che ha creato subito delle occasioni da sfruttare.