Arevaci (Annibale alle porte)
Società del guerriero: +1 all’ordine pubblico per ogni guerra contro una fazione confinante |
Arte della cavalleria: +1 al grado d’esperienza per le reclute della cavalleria |
Descrizione
Gli Arevaci sono un popolo bellicoso. Hanno origini celtiche e sono stanziati nell’Iberia centro-settentrionale, ma si sono espansi a est e sud-ovest con migrazioni e conquiste, eliminando nel frattempo molte altre tribù. La loro capitale è Numanzia, a est della Meseta, l’altopiano che occupa la parte centrale dell’Iberia. La topografia della regione si presta bene alla “transumanza” di massa, ovvero la migrazione del bestiame verso le pianure erbose della valle dell’Ebro, che rappresenta la principale fonte di sostentamento per gli Arevaci. È una società prevalentemente militarista e che pratica il rito della “scarnitura”, la pratica di lasciare i cadaveri dei guerrieri sulle lettighe funebri in modo che la carne e gli organi vengano strappati dagli avvoltoi.
Alla metà del III sec. a.C., l’espansionismo ha portato Roma e Cartagine alla porta degli Arevaci, sebbene solo l’esercito mercenario di Annibale confini con il loro territorio. Questo fatto li pone davanti a una scelta; entrambe le potenze interferiscono in Iberia da troppo tempo, ma non è possibile affrontarle allo stesso tempo, neanche tenendo conto dell’ottima conoscenza del terreno, del loro grande valore in battaglia e delle alleanze con le altre tribù. Per il momento rimangono neutrali, ma non può durare. Qualcuno dovrà pur controllare la penisola iberica, saranno loro?
Altri capi
Capi anziani
- La nostra terra: penalità all’ordine pubblico (massimo -4) per la presenza di culture straniere
- Un popolo: +25 alla diplomazia con le fazioni iberiche
- Nobiltà cavalleresca: +10% al morale di tutte le unità di cavalleria
Insediamento(i) di partenza |
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Numantia |