Cinismo
- -10% ai costi di arruolamento di un agente
- +9% alla ricchezza derivata dall’apprendimento (cultura)
- -4% alla corruzione
Descrizione
La definizione contemporanea di cinismo è sfiducia negli altri e, in generale, atteggiamento fatalista nei confronti della vita. Nell’antichità, però, il concetto di filosofia cinica era piuttosto diverso. I filosofi di questa scuola promuovevano l’armonia con la natura e la realtà. Respingevano la ricchezza e la potenza create dall’uomo, il desiderio per la fama, il sesso e la vita materialista. Antistene, un discepolo di Socrate, è considerato il primo filosofo cinico, ma fu presto seguito da altri, tra cui Diogene, il più radicale, che viveva in una piccola vasca nelle strade di Atene. Con il passare del tempo, la filosofia cinica iniziò a concentrarsi eccessivamente sugli aspetti negativi dell’umanità e finì con l’assumere pian piano il significato moderno, in quanto il rifiuto del materialismo mise l’accento sull’avidità intrinseca e l’amoralità dell’uomo.