La parola scritta svolgeva un ruolo vitale nell’amministrazione delle terre egizie, anche in quanto mezzo di tassazione. Il governo esaminava la nazione tramite un censimento annuale, e raccoglieva le informazioni necessarie per assicurare che le tasse fossero applicate in modo efficace. Nonostante la popolazione superasse i tre milioni, il censimento registrò tutti gli individui, dal contadino più povero al proprietario terriero più ricco. Nessuno poteva sfuggire alla burocrazia del Nuovo Regno, in quanto il censimento, amministrato da un vasto sistema di supervisori e scribi, misurava la crescita finanziaria e la prosperità dell’Egitto.
