Spirito illirico

  • +10% all’abilità offensiva corpo a corpo per tutte le unità
  • +10% all’abilità difensiva corpo a corpo per tutte le unità
  • +10% al morale per tutte le unità di terra
Descrizione

Le circostanze in cui si trovavano a vivere gli Illiri condussero all’affermazione di uno spirito spietato e piratesco per cui essi divennero celebri. Le terre degli Ardiei, dei Dardani e di altre tribù illiriche si rivelarono inadatte alla produzione agricola in grande scala, necessaria per il sostegno di una popolazione sempre crescente. Per questo, ricorsero alla pesca sulla costa adriatica. Tuttavia, questa soluzione non era sufficiente, per un popolo così bellicoso. Così, per sopravvivere e prosperare, molti Illiri intrapresero la pirateria marittima.

Al contrario di quanto accadeva in molti stati più “civilizzati”, ostili alle pratiche di pirateria, nell’Illiria queste ultime venivano sostenute e promosse persino dalla nobiltà reggente. La regina Teuta, che governava gli Ardiei all’epoca delle guerre illiriche contro Roma, dichiarò, quando chiamata ad agire, di non avere il diritto di interferire nelle imprese mercantili private dei suoi sudditi. “I reali non hanno mai avuto l’usanza di impedire ai propri sudditi di trarre beneficio dal mare”, disse con rabbia all’emissario romano inviato a redarguirla, che rimbeccò: “Noi invece abbiamo l’eccellente usanza di punire torti privati con vendetta pubblica”. Questo pesante scambio gettò le basi di una lunga e devastante guerra, che condusse infine alla caduta della regina Teuta e all’assorbimento del suo reame da parte dell’Impero romano.

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