Un arco composito è fatto di diversi strati, saggiamente organizzati in maniera tale da sfruttare al meglio le proprietà di ognuno di essi: l’esterno dell’arco è spesso fatto di tendini, elastici e attaccati a un nucleo di legno, e di una sezione in corno, che è resistente alla compressione e che si trova nella parte interna dell’arco, rivolta verso l’arciere. Quest’arco era in grado di immagazzinare molta più energia rispetto al semplice arco di legno delle stesse dimensioni. Ciò rende l’arco composito un’arma ottima per gli arcieri a cavallo, in quanto era difficile spostare il grande arco classico da una parte all’altra della testa del cavallo senza farlo impigliare nelle redini. Tuttavia, il tiro con l’arco non è un’arte facile da padroneggiare, e il tiro con l’arco da cavallo lo è ancora meno, e finché l’arciere non era in grado di controllare il cavallo con le proprie ginocchia e, allo stesso tempo, tendere, mirare e scagliare la freccia galoppando a tutta velocità, non lo si poteva considerare un vero guerriero delle steppe.
