Gli antichi scoprirono che l’uso dell’acqua nelle miniere, soprattutto quelle d’oro, facilitava l’estrazione e faceva affiorare i minerali lungo i pendii. Venivano impiegati due diversi metodi: l’impiego di flussi d’acqua e l’allagamento del terreno. Il primo metodo richiedeva grandi quantità di acqua, conservata all’interno di cisterne, che veniva poi riversata sul deposito minerario. Il sedimento separato lasciava il deposito esposto, rendendo più semplice l’estrazione, e lavava i depositi più piccoli, che venivano poi condotti verso contenitori in cui potevano essere raccolti. L’allagamento del terreno permetteva di raggiungere risultati simili, ma era una tecnica più controllata. Richiedeva un flusso costante di acqua, e spesso implicava lo spostamento della direzione di torrenti e fiumi naturali. A causa di queste tecniche, il sostrato roccioso della terra finiva col restare allo scoperto.
