Polybolos romano
Costo di reclutamento | 620 | |
Costi di mantenimento | 120 | |
Danno proiettili | 85 | |
Portata | 260 | |
Colpi al minuto | 13 | |
Munizioni | 60 | |
Attacco corpo a corpo | 9 | |
Danno arma | 24 | |
Bonus di carica | 6 | |
Difesa corpo a corpo | 14 | |
Armatura | 40 | |
Salute | 45 | |
Morale di base | 35 |
Abilità
Punti di forza e punti di debolezza
- Danno elevato
- Accurato
- Gittata media
- Cadenza di tiro molto elevata
Descrizione
Il polybolos era una balista a ripetizione e si sviluppò a partire dalla balista e dallo scorpione. Era costituito da un argano guidato da una catena, che caricava e rilasciava i proiettili da un caricatore man mano che l’argano stesso veniva ruotato. Fu presumibilmente inventato da Dionisio di Alessandria ed era una macchina piuttosto complessa: mentre l’operatore ruotava l’argano, l’arco veniva messo in tensione mentre una spola veniva tirata indietro, una freccia collocata al suo posto e infine un fermaglio rilasciato per far sparare la macchina. Il processo si ripeteva finché l’operatore non si fermava. Tutto ciò di cui aveva bisogno era avere il caricatore pieno. Il polybolos, efficace e letale, possedeva la cadenza di tiro maggiore di tutte le macchine da guerra antiche.