Suebi
Società del guerriero: +1 all’ordine pubblico per ogni guerra contro una fazione confinante |
Predoni: +20% alle entrate derivanti dai saccheggi e dalle razzie |
Descrizione
I Suebi, o “il nostro popolo”, non sono una singola tribù ma un gruppo di assembramenti minori uniti dalla stessa lingua, dalla stessa religione e da un intenso interesse nel saccheggiare i Galli, propri vicini al di là del Reno. Questo interessamento alla guerra è essenziale perché è proprio grazie ad essa che i guerrieri possono conquistare fama e notorietà. Sebbene i re e i capi siano spesso membri dell’élite, o della nobiltà, essi devono farsi eleggere: il successo in guerra è un buon modo per ottenere e mantenere il potere all’interno della tribù.
Questa sete di gloria e di riconoscimenti spiega anche quella che è la caratteristica più spiccata dell’aspetto dei Suebi: i capelli. Per distinguersi dagli schiavi, gli Suebi liberi esibiscono una coda di capelli che li fa sembrare più alti e dà loro un aspetto terrificante. Per i re, i capi e i campioni questo “nodo suebo” era anche più complesso del solito. In questo modo, l’autore di grandi imprese era chiaramente visibile sul campo di battaglia.
E, in guerra, i Suebi non sono avversari da sottovalutare. La fanteria, le tattiche d’incursione e la framea, un tipo di giavellotto, sono letali.
Sebbene apprezzino di stare isolati, i Suebi possono unirsi con un unico scopo: la conquista. Gallia, Britannia e Iberia erano obiettivi niente affatto irraggiungibili per un risoluto condottiero suebo. C’è solo bisogno di avere fede negli dèi e la volontà di imbracciare lancia e scudo...
Altri capi
Capi anziani
- Disprezzo per le culture straniere: +25% alle penalità sull’ordine pubblico a causa della presenza di etnie straniere
- Anziani rispettabili: +3% alla pressione fiscale
- Conquistatori tribali: +10% al morale per tutte le unità durante le battaglie contro le tribù barbariche
Insediamento(i) di partenza |
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Lupfurdum |
Unità specializzate |
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