Manovre navali

Descrizione

Nel V secolo a.C. le battaglie navali erano in una fase di cambiamento che vedeva il rostro come arma principale e le capacità marinaresche e le manovre studiate al secondo come la chiave per il successo. Esistevano una gamma di tattiche approvate, tra cui il "periplous", l’accerchiamento, e il "diekplous", una manovra più complessa conosciuta anche come “taglio della linea”. Una nave in attacco navigava tra due nemiche e si affidava alle superiori velocità e agilità per speronare il centro o la poppa del bersaglio. Questa tattica era agevolata dalla navigazione ravvicinata per recidere i remi della nave nemica e immobilizzarla, così, prima ancora dello speronamento.

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