Tetrere d’assalto, Lancieri di leva

Costo di reclutamento 580
Costi di mantenimento 116
Stato della nave 890
Velocità della nave 5
Attacco corpo a corpo 13
Danno arma 25
Difesa corpo a corpo 49
Armatura 45
Salute 45
Punti di forza e punti di debolezza
  • Resistenza dello scafo nella media
  • Equipaggio medio
  • Velocità media
  • Speronamento medio
  • Capacità di abbordaggio nella media
  • Unità difensiva media
  • Danno basso ma penetrazione dell’armatura media
  • Attacco debole
  • Morale scarso
Descrizione

Sono in corso molti dibattiti su come funzionassero le antiche grandi navi da guerra; i principi sono chiari, ma non altrettanto si può dire per i dettagli. Una quadrireme romana, o una tetrera greca, sembrava avere quattro file di remi, stando alla traduzione letterale del nome. Tuttavia non si spiega come si potessero usare quattro ordini di remi, ciascuno con un rematore per remo, senza che l’equipaggio, per quando addestrato alla perfezione, finisse in un groviglio, o come la fila superiore di rematori potesse essere in grado di maneggiare i lunghissimi remi quasi perpendicolari alla nave per farla avanzare. È probabile che il termine “remo” fosse sinonimo di “rematore” e che l’ordine inferiore avesse più di un uomo per remo. L’altra opzione era tornare a una doppia fila di remi, con due uomini per remo. Due ordini di remi significava anche che la costruzione di ogni nave era meno costosa. Ad ogni modo, il risultato era una nave in grado di competere in velocità con la più veloce trireme, ma che avesse più spazio sul ponte per un maggiore contingente militare o per i pezzi d’artiglieria.

In tutto il mondo civilizzato, le truppe di leva costituivano la spina dorsale di molti eserciti. Si trattava di cittadini o sudditi chiamati al servizio militare, un’usanza che aveva una lunga tradizione iniziata almeno in Grecia, con le guerre oplitiche tra città-stato. Tali falangi di leva potevano difendere da fanteria e cavalleria con un imponente muro di lance. La loro carenza in termini di competenze e disciplina, rispetto alle unità professioniste e mercenarie, veniva compensata dal numero e dai benefici offerti dalle loro armi. All’inizio queste truppe, soprattutto le leve cittadine delle città stato greche, dovevano provvedere alle armi e all’equipaggiamento. Col passare del tempo, tuttavia, l’esercito cittadino si trasformò in una forza più organizzata a cui venivano forniti armi ed equipaggiamento. Spesso, tuttavia, la lealtà personale nei confronti di un generale o di un re rimpiazzava ogni senso del dovere civico, sebbene “dovere civico” non è esattamente l’espressione giusta da usare nel caso di uomini strappati alle proprie case e alle proprie famiglie e mandati a combattere.

Disponibilità della fazione