Bireme d’assalto, Uomini delle colline battriani ausiliari
Costo di reclutamento | 260 | |
Costi di mantenimento | 52 | |
Stato della nave | 501 | |
Velocità della nave | 6 | |
Attacco corpo a corpo | 28 | |
Danno arma | 26 | |
Difesa corpo a corpo | 36 | |
Armatura | 15 | |
Salute | 45 |
Abilità
Punti di forza e punti di debolezza
- Pessima resistenza dello scafo
- Equipaggio molto leggero
- Veloce
- Speronamento leggero
- Buone capacità di abbordaggio
- Attacco medio
- Difesa scarsa
- Danno basso ma penetrazione dell’armatura buona
- Morale scarso
Descrizione
Il rostro all’altezza della linea di galleggiamento fu montato su una nave per la prima volta intorno all’850 a.C. Segnò la trasformazione delle navi da guerra e delle tattiche navali. La nave non era più una piattaforma sull’acqua per le battaglie di fanteria, ma l’arma stessa. Le galee cambiarono man mano che la nuova realtà veniva assimilata. Lo speronamento a velocità sostenuta perforava e poi affondava il nemico, per cui erano necessarie navi più sottili, più veloci e più resistenti. La maggiore velocità naturalmente richiedeva più remi e una nave veloce con un’unica fila di remi risultava insensatamente lunga e scomoda. La soluzione, allora, fu quella di aggiungere un secondo ordine di remi sopra il primo, ma leggermente sfalsato per avere lo spazio per le panche di rematori. Questa bireme, dalla parola latina che significa “due remi”, o diere, l’equivalente greco, non era più lunga delle precedenti, ma aveva il doppio dei rematori. Era veloce e manovrabile e poteva trasportare un contingente militare. Alcune nazioni dotavano l’equipaggio delle biremi di calderoni: questi recipienti d’argilla pieni di olio e pece venivano scagliati contro le navi nemiche con l’obiettivo di incendiarle.
La pianura battriana è situata a ovest della catena montuosa Hindu Kush, dove si trova l’odierno Afghanistan. È citata negli scritti dell’antichità da Ctesia di Cnido, uno storico greco (400 a.C. circa), il quale affermò falsamente che il re assiro Nino sconfisse i Battriani nel 2140 a.C. La Battria era una terra fertile, sviluppata e prospera, perciò durante l’espansione dell’Impero achemenide attirò l’attenzione del nuovo re Ciro il Grande. Durante il dominio degli Achemenidi, la Battria godette dello speciale privilegio di essere governata dal principe, o erede in linea diretta al trono. È opinione diffusa che la Battria fu governata dal Regno dei Medi, prima che dai Persiani, finché anche questo dominio non divenne preda degli espansionisti Achemenidi. Come molte altre satrapie persiane, la Battria tentò di ribellarsi contro la fazione dominante dopo la sconfitta di Dario III per mano di Alessandro Magno, ma fu sopraffatta dal vittorioso generale.