Trireme da tiro, Frombolieri iberici ausiliari

Costo di reclutamento 420
Costi di mantenimento 88
Danno proiettili 20
Portata 150
Colpi al minuto 7
Stato della nave 693
Velocità della nave 6
Attacco corpo a corpo 8
Danno arma 24
Difesa corpo a corpo 37
Armatura 25
Salute 45
Punti di forza e punti di debolezza
  • Scarsa resistenza dello scafo
  • Equipaggio leggero
  • Veloce
  • Speronamento leggero
  • Scarse capacità di abbordaggio
  • Abilità nel combattimento a distanza nella media
  • Gittata molto lunga
  • Cadenza di tiro media
  • Danno basso ma penetrazione dell’armatura media
  • Molto debole nel corpo a corpo
  • Morale molto scarso
Descrizione

Tra tutte le navi da guerra risalenti al mondo antico, la trireme, o triere, è la più celebre e riconoscibile. Quasi tutti i film di genere peplum di Hollywood includono di certo una trireme. La nave venne interamente progettata per la guerra. Il suo nome deriva dalle tre file di remi che si trovavano su ogni lato, collocate una sull’altra in colonne ben ripartite, in modo da concedere ai rematori un po’ di spazio. La fila di remi superiore si imperniava su uno scalmo montato su un buttafuori che sporgeva dallo scafo. Ciò permetteva ai remi superiori di inclinarsi con un angolo più acuto in modo da raggiungere l’acqua senza incastrarsi con i remi inferiori. La trireme era il levriero delle navi, in grado di scattare ad alta velocità grazie anche a un equipaggio ben addestrato; al contrario di quanto si crede, non tutti i rematori erano schiavi. A bordo delle navi greche c’erano dei cittadini, che venivano rispettati e non trattati come schiavi. Erano anche navi “da bel tempo”, non adatte ai mari aspri come l’Atlantico. Il livello inferiore di remi si trovava, al massimo, a meno di mezzo metro al di sopra della superficie dell’acqua. Ciò, tuttavia, non impedì alla trireme di diventare un’arma imponente contro le altre imbarcazioni: un attacco di speronamento ad alta velocità poteva perforare il fianco di quasi ogni obiettivo. Era inoltre abbastanza larga per essere impiegata in altri modi: serviva per il trasporto degli arcieri e per l’assemblaggio di pezzi di artiglieria leggera.

Gli Iberi nutrivano un profondo rispetto per i cavalli, e li consideravano creature divine. Durante la guerra, i cavalli avevano sempre svolto un ruolo minore, ma passarono gradualmente dall’essere simbolo di prestigio e destrieri dei guerrieri nobili sul campo di battaglia, al rappresentare una presenza fondamentale nella battaglia stessa. Forniti di cavalli di ottima qualità, la cavalleria iberica divenne presto una delle più temute armi del mondo antico. I loro cavalli erano veloci e leggiadri come i celebri destrieri della Numidia e, addestrati ad affrontare le aspre terre della Penisola iberica, erano anche molto resistenti. La combinazione di eccellenti cavalli e abili cavalieri permisero agli uomini della cavalleria iberica di diventare mercenari, sempre ricercati sia da Cartagine che da Roma.

Richiede
Edifici
Regioni
Gadira Libisosa Kartuba Ebora Asturica Olisipo Iruña Ibossim Emporiae Numantia Qart Hadasht Ibossim Lugo Portus Amanus Olisipo Salduba Arse Gades Tarraco Ilici Ebora Helmantica Toletum Aracillum Numantia Aracillum Brigantium Olisipo Ebora Pallantia Brigantium Saguntum Carthago Nova Cissis Kartuba Ilerda
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