Quadrireme d’assalto, Legionari

Costo di reclutamento 1,175
Costi di mantenimento 225
Stato della nave 825
Velocità della nave 5
Attacco corpo a corpo 47
Danno arma 35
Difesa corpo a corpo 48
Armatura 80
Salute 60
Punti di forza e punti di debolezza
  • Resistenza dello scafo nella media
  • Equipaggio medio
  • Velocità media
  • Speronamento medio
  • Capacità di abbordaggio nella media
  • Attacco buono
  • Difesa media
  • Danno medio ma penetrazione dell’armatura bassa
  • Morale normale
Descrizione

Sono in corso molti dibattiti su come funzionassero le antiche grandi navi da guerra; i principi sono chiari, ma non altrettanto si può dire per i dettagli. Una quadrireme romana, o una tetrera greca, sembrava avere quattro file di remi, stando alla traduzione letterale del nome. Tuttavia non si spiega come si potessero usare quattro ordini di remi, ciascuno con un rematore per remo, senza che l’equipaggio, per quando addestrato alla perfezione, finisse in un groviglio, o come la fila superiore di rematori potesse essere in grado di maneggiare i lunghissimi remi quasi perpendicolari alla nave per farla avanzare. È probabile che il termine “remo” fosse sinonimo di “rematore” e che l’ordine inferiore avesse più di un uomo per remo. L’altra opzione era tornare a una doppia fila di remi, con due uomini per remo. Due ordini di remi significava anche che la costruzione di ogni nave era meno costosa. Ad ogni modo, il risultato era una nave in grado di competere in velocità con la più veloce trireme, ma che avesse più spazio sul ponte per un maggiore contingente militare o per i pezzi d’artiglieria.

Le riforme militari di Gaio Mario del 104 a.C. trasformarono l’esercito romano in una forza combattente professionista. Le reclute non dovevano più essere proprietari terrieri per potersi arruolare, bastava essere in possesso della cittadinanza romana. Non avendo alcun terreno in cui tornare, gli uomini erano più disponibili a fare dell’esercito la loro carriera, combattendo lunghe campagne in cambio della paga, dell’equipaggiamento e dei vantaggi derivanti dal congedo. Le legioni erano equipaggiate a spese dello stato, e ogni uomo aveva con sé un pilum, un gladio e un grande scudo, blasonato con l’insegna della legione. Sotto il comando di Mario, i soldati dovevano trasportare il proprio equipaggiamento, eliminando così la necessità di lunghe salmerie gestite da non combattenti. Sfortunatamente, ciò significava che gli uomini trasportavano fino a 45 kg di attrezzatura, e vennero per questo soprannominati i “muli di Mario”.

Richiede
Edifici
Disponibilità della fazione