Tetrere d’assalto, Uomini delle colline

Costo di reclutamento 560
Costi di mantenimento 112
Stato della nave 890
Velocità della nave 5
Attacco corpo a corpo 25
Danno arma 26
Difesa corpo a corpo 36
Armatura 15
Salute 45
Punti di forza e punti di debolezza
  • Resistenza dello scafo nella media
  • Equipaggio medio
  • Velocità media
  • Speronamento medio
  • Capacità di abbordaggio nella media
  • Attacco medio
  • Difesa scarsa
  • Danno basso ma penetrazione dell’armatura buona
  • Morale scarso
Descrizione

Sono in corso molti dibattiti su come funzionassero le antiche grandi navi da guerra; i principi sono chiari, ma non altrettanto si può dire per i dettagli. Una quadrireme romana, o una tetrera greca, sembrava avere quattro file di remi, stando alla traduzione letterale del nome. Tuttavia non si spiega come si potessero usare quattro ordini di remi, ciascuno con un rematore per remo, senza che l’equipaggio, per quando addestrato alla perfezione, finisse in un groviglio, o come la fila superiore di rematori potesse essere in grado di maneggiare i lunghissimi remi quasi perpendicolari alla nave per farla avanzare. È probabile che il termine “remo” fosse sinonimo di “rematore” e che l’ordine inferiore avesse più di un uomo per remo. L’altra opzione era tornare a una doppia fila di remi, con due uomini per remo. Due ordini di remi significava anche che la costruzione di ogni nave era meno costosa. Ad ogni modo, il risultato era una nave in grado di competere in velocità con la più veloce trireme, ma che avesse più spazio sul ponte per un maggiore contingente militare o per i pezzi d’artiglieria.

Gli uomini delle colline orientali erano fanti schermagliatori leggeri, eccellenti in montagna e su terreni difficoltosi, in quanto abituati a difendere la propria terra dagli invasori. Molte tribù collinari, come quella dei Bitini, da cui prese il nome la Bitinia, erano discendenti degli emigranti traci che giunsero in Asia minore attraverso il Bosforo: ognuna di loro era ferocemente attaccata alla propria terra e nessuno si fidava degli uomini delle pianure e dei forestieri. Equipaggiati in maniera simile ai peltasti, erano armati di lance, giavellotti e stiletti, e la loro unica protezione era uno scudo fatto di vimini, legno o pellame. Erano veloci nei movimenti, estremamente agili e non estranei agli inganni.

Richiede
Edifici
Disponibilità della fazione