Pentere con torre, Arcieri egizi
Costo di reclutamento | 990 | |
Costi di mantenimento | 198 | |
Danno proiettili | 35 | |
Portata | 125 | |
Colpi al minuto | 6 | |
Stato della nave | 1,020 | |
Velocità della nave | 6 | |
Attacco corpo a corpo | 8 | |
Danno arma | 24 | |
Difesa corpo a corpo | 12 | |
Armatura | 10 | |
Salute | 45 |
Abilità
Punti di forza e punti di debolezza
- Buona resistenza dello scafo
- Equipaggio medio
- Velocità media
- Speronamento medio
- Ottime abilità nel combattimento a distanza
- Gittata lunga
- Cadenza di tiro media
- Danno buono ma penetrazione dell’armatura bassa
- Molto debole nel corpo a corpo
- Morale molto scarso
Descrizione
La quinquereme, in latino, o la pentere greca, era una nave che fu usata per la prima volta dai Siracusani contro i Cartaginesi, all’incirca nel 398 a.C. Come le altre poliremi, termine che vuol dire “molti remi”, ऒऒè probabile che non avessero cinque file di remi ma che la parola “remo” venisse usata come sinonimo di “rematore”. In questo caso, i rematori erano sistemati con uno schema 2-2-1, dal basso verso l’alto. È importante mantenere più peso possibile sul basso della nave, per tenerla stabile; un baricentro troppo alto poteva farla rovesciare, se colpita a un fianco. La quinquereme, inoltre, era una nave formidabile in termini di aspetto e valore di combattimento. Grazie al vasto contingente di combattimento a bordo e l’abbondante spazio sui ponti, questa pesante imbarcazione poteva affrontare quasi ogni tipo di nemico e minaccia.
Le truppe native andavano a completare le falangi greche della dinastia tolemaica egizia. Guerrieri coraggiosi e orgogliosi, gli Egizi avevano diverse funzioni, ma venivano normalmente impiegati come peltasti, schermagliatori ai fianchi delle falangi, oppure come fanteria non schierata a falange sui terreni più ostici. Sebbene i Tolomei avessero adottato le tradizioni dei faraoni e la loro infrastruttura religiosa, i nativi delle popolazioni conquistate rimasero restii a lungo dopo la successione. Ciò era principalmente dovuto al modo in cui i signori greci usavano le tradizioni dei faraoni per riempire i propri forzieri a spese della popolazione. Il nucleo degli eserciti tolemaici era sempre composto da soldati greci, fino alla Battaglia di Rafah, nel 217 a.C., quando essi dovettero affrontare una forza seleucide talmente potente che Tolomeo IV fu costretto, per la prima volta, ad arruolare 30 000 nativi Egizi. Il bisogno di questi nativi disillusi superò la diffidenza nei loro confronti. Il loro apporto in battaglia, alla fine, gli fece guadagnare la fiducia dei comandanti greci, che cominciarono ad arruolare sempre più Egizi e a fargli ricoprire ruoli diversi.