Guerrieri agriani con ascia

Costo di reclutamento 500
Costi di mantenimento 100
Danno proiettili 32
Portata 80
Colpi al minuto 7
Munizioni 7
Attacco corpo a corpo 30
Danno arma 26
Bonus di carica 27
Difesa corpo a corpo 41
Armatura 50
Salute 50
Morale di base 50
Punti di forza e punti di debolezza
  • Gittata corta
  • Cadenza di tiro rapida
  • Danno e penetrazione dell’armatura molto buoni
  • Molto debole nel corpo a corpo
  • Morale molto scarso
Descrizione

Gli Agriani erano una tribù peonica di feroci combattenti. Conosciuti per la loro incredibile velocità e destrezza, divennero un’unità di fanteria ausiliaria nell’esercito di Alessandro Magno. Portavano con sé dei giavellotti, ed erano in grado di muoversi velocemente e colpire forte. Per non ostacolare le loro armi, non indossavano armatura e non avevano scudi. Alessandro li impiegò molte volte come truppe di prima linea in molte delle sue principali battaglie, in cui si svilupparono in un’unità da tiro d’assalto d’élite, sotto il comando del generale Attalo. In questa occasione, dimostrarono di essere molto efficaci nelle aree montagnose, dove l’agilità era essenziale e la formazione a falange si rivelava scomoda da manovrare. Gli Agriani erano armati anche di asce e coltelli, che potevano essere usati anche come arpioni, in quanto erano molto abili non solo nell’arrampicarsi e attraversare terreni impervi, ma anche nell’assaltare difese e mura artificiali. Erano estremamente leali ed efficaci, e venivano utilizzati anche per proteggere l’equipaggiamento d’assalto, prima di unirsi agli ipaspisti esperti di assalti. Alessandro ricompensò gli Agriani per il loro servizio con il diritto a governare le loro proprie terre. In seguito, una forza d’élite di Agriani combatté per Antioco a Rafah, nel 217 a.C., contro Tolomeo IV.

Richiede
Edifici
Disponibilità della fazione