Trihemiolia da inseguimento, Leve

Costo di reclutamento 380
Costi di mantenimento 76
Danno proiettili 29
Portata 80
Colpi al minuto 7
Stato della nave 585
Velocità della nave 6
Attacco corpo a corpo 5
Danno arma 24
Difesa corpo a corpo 37
Armatura 15
Salute 45
Punti di forza e punti di debolezza
  • Scarsa resistenza dello scafo
  • Equipaggio medio
  • Imprendibile
  • Speronamento leggero
  • Scarse capacità di abbordaggio
  • Abilità di combattimento a distanza nella media
  • Gittata corta
  • Cadenza di tiro rapida
  • Danno e penetrazione dell’armatura molto buoni
  • Molto debole nel corpo a corpo
  • Morale molto scarso
Descrizione

Si pensa che gli abitanti di Rodi, una potenza navale significativa del Mediterraneo orientale, svilupparono la “trihemiolia”, o “due file e mezzo”, come nave per la caccia ai pirati. Poiché Rodi è un’isola che fa affidamento sul mare e il trasporto marittimo, questa è una teoria plausibile. I pirati usavano la hemiolia, una nave piccola e pratica con due file di remi sviluppata dalla diere o dalla bireme; era logico quindi che i cacciatori di pirati pensassero di prendere una triere, o trireme, che aveva tre file di remi, e la modificassero in modo simile. La trihemiolia aveva sempre tre ordini di remi su ciascun lato, ma la fila superiore aveva la metà dei remi ed era collocata nella parte centrale della nave. Il risultato era una nave più veloce e più pratica che, rispetto alla hemiolia, forniva un vantaggio in altezza per gli arcieri a bordo. Vi era un vantaggio strategico anche per gli abitanti di Rodi, che potevano contare solo sulla manodopera presente su una sola isola: in questo modo potevano avere sei trieri con serie complete di rematori, o sette trihemiolie per lo stesso numero di uomini. Questa utile struttura fu presto adottata da altre potenze marittime nel Mediterraneo.

Con la riforma camillana dell’esercito romano, se si avevano pochi soldi o si apparteneva ad un ceto basso, probabilmente si finiva in prima linea, dove ci si poteva difendere solo con una lancia. Le leve, in genere i soldati più poveri della legione, affiancavano gli hastati e affrontavano la carica del nemico. Erano utilizzate per coprire le truppe dietro di loro e schermagliare con la prima linea del nemico. Non erano in grado di permettersi molta attrezzatura, perciò usavano i giavellotti, a favore dei loro compatrioti più ricchi. Vi erano 300 leve ad affiancare 900 hastati: 20 leve davanti a ciascuno dei 60 manipoli. Nelle successive riforme, vennero sostituiti dai veliti, schierati lungo le tre linee principali del manipolo.

Richiede
Edifici
Disponibilità della fazione