Cavalleria tracia
| Costo di reclutamento | 450 | |
| Costi di mantenimento | 90 | |
| Danno proiettili | 32 | |
| Portata | 80 | |
| Colpi al minuto | 7 | |
| Munizioni | 7 | |
| Attacco corpo a corpo | 40 | |
| Danno arma | 36 | |
| Bonus di carica | 16 | |
| Difesa corpo a corpo | 36 | |
| Armatura | 40 | |
| Salute | 75 | |
| Morale di base | 35 |
Abilità
Punti di forza e punti di debolezza
- Gittata corta
- Cadenza di tiro rapida
- Movimento veloce
- Danno e penetrazione dell’armatura molto buoni
- Scudo grande
- Molto debole nel corpo a corpo
- Morale scarso
Descrizione
Omero, il grande poeta greco, lodava i Traci in quanto “razza di cavalieri”. I Traci allevarono cavalli da corsa e, più tardi, migliorarono la razza per renderla atta alla guerra. I loro cavalli erano considerati più grandi e robusti di quelli delle tribù nomadi del nord, e molto più adatti a competere con i grandi cavalli da guerra greci e persiani. Come cavalieri, i Traci preferivano velocità e mobilità all’armatura, il che li rendeva più adatti al tipo di guerra tribale, fatto di incursioni e schermaglie. Quando combattevano nelle vesti di mercenari o alleati, erano perfetti come agili schermagliatori, essendo in grado di tormentare il nemico spesso fino alla sconfitta e alla morte, lanciando raffiche di giavellotti sui nemici mentre cavalcavano ad alta velocità.