Commissionato da Artemisia II di Caria, il Mausoleo fu costruito in onore del suo defunto marito, Mausolo. I lati del tempio erano adornati con rilievi dei migliori scultori greci del tempo: Leocare, Briasside, Scopas e Timoteo. In cima vi era un grande carro di bronzo contenente le statue di Artemisia e dello stesso Mausolo.
Il Faro di Alessandria fu costruito tra il 280 e il 247 a.C., commissionato da Tolomeo I. Secondo il mito, la sua luce, usando uno specchio gigantesco che sfruttava i raggi del sole ed era in grado di incendiare le navi nemiche, era visibile fino a oltre 150 km di distanza a largo.
Situate nei pressi del confine egiziano con la Libia, le mura del tempio di Amon-Ra sopravvivono ancora oggi. Per raggiungere il tempio, i pellegrini dovevano attraversare una vasta e pericolosa area desertica e si raccontavano molte storie riguardanti interi eserciti scomparsi tra la sabbia prima ancora di poterlo raggiungere.
Stonehenge è un luogo da sempre avvolto nel mistero. Isolato nella pianura del Wiltshire, nel sud dell’Inghilterra, si crede che gli enormi monoliti siano stati eretti tra il 3000 e il 2000 a.C. Dal momento che le prove archeologiche in merito sono scarse, gli storici non sono riusciti ad elaborare una teoria esaustiva sulle tecniche e sullo scopo della sua costruzione.
Il villaggio di Carnac, in Bretagna (Francia), è la sede di uno dei più importanti siti megalitici del mondo. I megaliti e i dolmen coprono una vasta area e sono state ipotizzate diverse spiegazioni riguardo al preciso posizionamento di questi grossi massi. Alcuni ritengono che le pietre rappresentino una mappa stellare, mentre altri credono che i dolmen fossero degli antichi rivelatori di terremoti.
Nella grande città di Babilonia era possibile ammirare impressionanti opere architettoniche. Vi si poteva trovare l’enome Porta di Ishtar, una meraviglia del mondo antico finché non fu sostituita dal Faro, nonché lo ziqqurat di Marduk, un imponente distretto templare nel cuore della città. Infine, ma non per questo meno importanti, i leggendari Giardini pensili.
Questo imponente complesso templare è scavato direttamente nella montagna e si ritiene che fosse la tomba di vari re persiani, come Dario I il Grande, Serse I, Artaserse I e Dario II. Inoltre, è la sede di alcuni importanti rilievi, il più antico dei quali risale al 1000 a.C., che si ritiene abbia dato il nome al luogo stesso, il Naqsh-e Rostam, o Immagine di Rostam.
La Cittadella di Bam si trova nell’odierno Iran ed era la più grande struttura del mondo in sabbia e argilla, finché non fu distrutta nel terremoto del 2003. Meraviglia architettonica e ingegneristica, era dotata anche di un sistema primitivo di condizionamento dell’aria. Grandi torri ingabbiavano il vento e lo incanalavano all’interno dell’edificio.
Si diceva che la statua di Zeus fosse alta tredici metri, composta di avorio ed oro, e scolpita dal grande Fidia, considerato da molti il più abile scultore del mondo classico. Si dice che Fidia abbia immortalato il suo giovane amato Pantarche scolpendo la frase "Pantarkes kalos" sul dito mignolo di Zeus.
Il Colosso di Rodi era una gigantesca statua di bronzo che commemorava la vittoria rodese contro Antigono I, governante di Cipro. Era una rappresentazione del dio sole, Helios, e si innalzava per oltre trenta metri, ma non a cavallo della baia, come è stato sempre suggerito. Si pensa che sia crollato durante il terremoto del 226 a.C. Ottocento anni dopo, i blocchi della statua furono venduti come metallo di scarto.
Situato sull’isola di Samotracia, a largo della costa greca, il Santuario dei Grandi Dèi era la sede di uno strano culto, chiamato Misteri eleusini. Tra i vari iniziati a questi misteri figuravano Lisandro, il condottiero spartano, lo storico Erodoto e il re Filippo II di Macedonia, che qui fece la conoscenza della sua futura moglie e madre di Alessandro Magno, suo figlio.
Il Monte Olimpo è la vetta più alta della Grecia e, secondo il mito, era il luogo in cui vivevano gli dèi. È qui che Zeus aveva la propria dimora e giocava con le vite e i destini dei mortali. Fu Efesto, il dio zoppo della forgiatura che già era artefice dei lampi usati da Zeus, a costruire i grandi troni su cui sedevano il re degli dèi e sua moglie, la regina Era.
Il Monte Damavand fa parte della catena montuosa degli Elburz ed è la vetta più alta dell’Iran. La sua impressionante altezza e la natura vulcanica ne fanno un posto carico di magia e potenza nella mitologia persiana. Secondo i testi dello Zoroastrismo, era la sede del dragone a tre teste chiamato Azi Dahaka, imprigionato lì per l’eternità.
Situato nella provincia iraniana di Kermanshah, il Monte Behistun è dove si possono ammirare le Iscrizioni di Behistun. Queste iscrizioni multilingue includono un’autobiografia di Dario il Grande. Dal momento che lo stesso testo fu tradotto in tre lingue diverse (persiano antico, lingua elamica e babilonese), è simile alla Stele di Rosetta, ritenuta la chiave di interpretazione di linguaggi altrimenti perduti.
L’Etna, in Sicilia, è uno dei vulcani più attivi nel mondo e, secondo il mito, era la sede della fucina di Efesto, il che potrebbe spiegare il nome della montagna, che ha origine dalla parola "attuna", che in fenicio vuol dire "fornace". Era anche la prigione di Tifone, "il padre dei mostri", che era stato scacciato da Zeus.
Il Vesuvio è forse il più famoso vulcano al mondo e l’unico vulcano europeo, escludendo le isole, ad aver eruttato nel corso degli ultimi cento anni. Causa della totale distruzione delle città romane di Pompei ed Ercolano, l’eruzione del Vesuvio del 79 a.C. uccise circa 16 000 persone, incluso il filosofo Plinio il Vecchio.
Secondo una leggenda greca, le Colonne d’Ercole furono costruite da Ercole stesso nel corso di una delle sue dodici fatiche. Invece di perdere tempo scalando la montagna che un tempo era Atlante, Ercole la buttò giù a pugni, unendo il Mar Mediterraneo all’Oceano Atlantico e creando lo stretto di Gibilterra.
Strabone, geografo greco, scrisse che il Monte Argeo era "la montagna più alta di tutte... Coloro che l’hanno scalata affermano che una volta in cima è possibile ammirare entrambi i mari, quello del Ponto e quello di Isso". Questo enorme vulcano si trova a sud di Kayseri, nell’odierna Turchia, e alcuni ritrovamenti di monete romane suggeriscono che la sua ultima eruzione risalga al 253 a.C.