Con lo sviluppo del commercio internazionale, il governo centrale dovette aumentare il proprio intervento all’interno delle questioni commerciali, in quanto, in precedenza, aveva garantito ai mercanti troppa autonomia. Fissando delle tariffe sulle merci, un governo poteva controllare i profitti e tenere sotto controllo i mercanti più potenti e i mercati ben stabiliti. Tali misure prevenivano la crescita dei prezzi nei casi in cui una risorsa, un materiale grezzo o un prodotto lussuoso fosse entrato nella rete delle rotte commerciali in costante espansione.
