Mattoni cotti
- +5% alla ricchezza derivata dalle attività produttive
- -10% ai costi di costruzione della catena principale nella capitale della provincia e negli insediamenti minori
Descrizione
I Romani ereditarono la loro conoscenza della produzione di mattoni dagli Etruschi. Diffidenti nei confronti di una tecnica straniera, i primi mattoni romani derivavano dalle tegole, che si erano già dimostrate resistenti. Nell’età repubblicana, i mattoni erano ampiamente utilizzati grazie al perfezionamento di un processo di cottura che permetteva di assorbire la malta nel cemento. Vi erano quattro diverse dimensioni di mattoni romani: dal “bassalis”, che misurava otto pollici quadrati romani (circa 20cm), al “bipedalis”, grande due piedi quadrati romani (circa 60cm). Sui mattoni venivano spesso impressi il nome del produttore e, col fine di datarli, quello dei consoli in carica al tempo.