Onagro dacico
Costo di reclutamento | 580 | |
Costi di mantenimento | 120 | |
Danno proiettili | 200 | |
Portata | 350 | |
Colpi al minuto | 3 | |
Munizioni | 15 | |
Attacco corpo a corpo | 9 | |
Danno arma | 24 | |
Bonus di carica | 6 | |
Difesa corpo a corpo | 14 | |
Armatura | 10 | |
Salute | 45 | |
Morale di base | 40 |
Abilità
- Non può correre
- Proiettile avvelenato
- Proiettile infuocato
Punti di forza e punti di debolezza
- Gittata lunga
- Danno elevato con i suoi vari proiettili
- Difficile da distruggere
- Inaccurato
- Cadenza di tiro bassa
Descrizione
L’onagro, una delle forme più semplici di catapulta a un braccio, si basava su matasse ritorte di tendini animali che offrivano la giusta potenza per lanciare pietre o proiettili. Impreciso ma potente, era una macchina d’assedio molto efficace contro edifici e forti, ma si rivelava di poca utilità sul campo di battaglia, a meno che non fosse lanciato sui ranghi ammassati della fanteria.
L’onagro è nominato da Filone di Bisanzio nel suo trattato di meccanica, e faceva uso di una specie di frombolo attaccato al braccio, che veniva inserito e poi torto in modo da poter lanciare pietre o proiettili grazie alla torsione. Quando il braccio veniva rilasciato, il frombolo si apriva e lanciava il proiettile. Per bloccare il braccio, veniva incorporata nella struttura portante una trave imbottita. Le macchine più grandi richiedevano anche otto o dieci uomini e, a causa del forte rinculo, non potevano essere facilmente montate su mura o torri. L’onagro poteva essere rapidamente costruito se vi era legna disponibile, e presto divenne la base dell’assedio di guerra dell’antichità.