Spadaccini del Ponto

Costo di reclutamento 620
Costi di mantenimento 110
Attacco corpo a corpo 37
Danno arma 34
Bonus vs fanteria 2
Bonus di carica 18
Difesa corpo a corpo 55
Armatura 75
Salute 50
Morale di base 50
Punti di forza e punti di debolezza
  • Attacco buono
  • Difesa media
  • Danno medio ma penetrazione dell’armatura bassa
  • Morale normale
Descrizione

Gli spadaccini d’élite utilizzavano la spada corta celtica o lo xiphos, la cui lama ne ricordava la forma, ed erano pesantemente corazzati; costituivano la linea del fronte e la fanteria d’assalto negli eserciti del Ponto. Muniti di corazze a scaglie e scudi thureos, essi erano equipaggiati con giavellotti, oltre alle loro spade. Quando caricavano, o subivano una carica, essi lanciavano i propri giavellotti da breve distanza, sfoderavano la spada e attaccavano prima che il nemico avesse la possibilità di recuperare. È per questo motivo che spesso li si considerava un’imitazione dei legionari e si diceva che copiassero lo stile di combattimento delle legioni romane. Nel corso delle tre guerre mitridatiche, combattute tra Roma e il Ponto dall’88 a.C. al 63 a.C., ci fu sicuramente tempo di arruolare e riorganizzare l’esercito del Ponto sul modello romano. Tuttavia, è possibile che tale fanteria si sia sviluppata per l’influenza dei coloni celti della Galazia o dei thorakitai ellenici, una forma di tureofori con armature più pesanti. In ogni caso, gli spadaccini del Ponto erano ben disciplinati ed equipaggiati, nonché altamente efficaci in battaglia.

Richiede
Edifici
Disponibilità della fazione