Cavalleria reale ellenica
Costo di reclutamento | 1,270 | |
Costi di mantenimento | 200 | |
Attacco corpo a corpo | 46 | |
Danno arma | 27 | |
Bonus vs grandi unità | 10 | |
Bonus di carica | 76 | |
Difesa corpo a corpo | 17 | |
Armatura | 60 | |
Salute | 100 | |
Morale di base | 70 |
Punti di forza e punti di debolezza
- Carica molto buona
- Danno basso ma penetrazione dell’armatura media
- Debole nel corpo a corpo prolungato
- Morale buono
Descrizione
I re ellenici che successero ad Alessandro reclutarono la propria guardia reale a cavallo ispirandosi alla celebre Cavalleria dei Compagni di Alessandro. Erano equipaggiati in modo simile, con la lancia macedone chiamata “xiston”, lunga 4 metri e maneggiabile con due mani. Conducevano la cavalleria reale con lo stesso stile eroico di Alessandro, dando l’esempio ponendosi in prima linea. Durante l’assedio di Sparta del 272 a.C., Pirro d’Epiro venne a conoscenza della morte di suo figlio. Addolorato e infuriato allo stesso tempo, gettò la cavalleria a capofitto contro un’unità della fanteria d’élite di Sparta. Caduto da cavallo, Pirro continuò a combattere corpo a corpo sfidando ogni probabilità, e sopravvisse. Questo approccio al combattimento gli valse la stima dei suoi uomini, anche se alla fine lo condusse alla morte. Sorpreso in una calca nelle strette strade di Argo, dove si era recato per placare il malcontento cittadino, Pirro venne colpito da una tegola lanciata da un tetto, e poi decapitato da un soldato argivo, ancor prima di avere il tempo di riprendersi dal colpo.