Cavalieri nobili mercenari
Costo di reclutamento | 980 | |
Costi di mantenimento | 730 | |
Attacco corpo a corpo | 51 | |
Danno arma | 31 | |
Bonus vs grandi unità | 10 | |
Bonus di carica | 47 | |
Difesa corpo a corpo | 44 | |
Armatura | 75 | |
Salute | 105 | |
Morale di base | 70 |
Punti di forza e punti di debolezza
- Attacco molto buono
- Difesa media
- Danno basso ma penetrazione dell’armatura media
- Morale buono
Descrizione
I Celti tenevano i cavalli in gran conto: si trattava di un bene di prestigio ed erano riveriti per la loro forza e vitalità. Di conseguenza, la cavalleria celtica, come quella di molti eserciti, era appannaggio della ricca nobiltà.
Grazie allo sviluppo della tecnologia delle selle, i cavalieri beneficiavano di un sedile fermo senza la necessità di avere staffe: vi erano quattro pomelli che tenevano ferme le cosce del cavaliere che, ora, aveva maggior spazio di manovra quando usava una spada o una lancia. Grazie a questi miglioramenti, emersero le tattiche di cavalleria e ci fu il declino dei carri a due uomini, che non erano più le uniche truppe a poter vantare una grande velocità di movimento. Alcuni cavalieri erano armati di spade lunghe e, così come anche i tradizionali guidatori di carri, dovevano anche smontare da cavallo e combattere come fanti.
I cavalieri celti diventarono molto richiesti come mercenari e, col passare dei secoli, finirono col servire nell’esercito cartaginese, egizio e romano.
Richiede |
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