Cavalleria cantabrica mercenaria
| Costo di reclutamento | 400 | |
| Costi di mantenimento | 300 | |
| Danno proiettili | 41 | |
| Portata | 80 | |
| Colpi al minuto | 8 | |
| Munizioni | 7 | |
| Attacco corpo a corpo | 12 | |
| Danno arma | 24 | |
| Bonus di carica | 6 | |
| Difesa corpo a corpo | 54 | |
| Armatura | 15 | |
| Salute | 80 | |
| Morale di base | 55 |
Abilità
Punti di forza e punti di debolezza
- Gittata corta
- Cadenza di tiro rapida
- Movimento veloce
- Danno e penetrazione dell’armatura molto buoni
- Scudo grande
- Molto debole nel corpo a corpo
- Morale scarso
Descrizione
I Cantabri, esperti schermagliatori, montavano alcuni dei cavalli migliori della Penisola iberica. Questi cavalieri veloci e abili erano noti per le loro competenze tattiche e introdussero una propria formazione d’attacco che sfruttava al meglio la velocità e la schermaglia. Disposti a “cerchio cantabrico”, i guerrieri creavano abilmente un cerchio che ruotava in continuazione. In questo modo il nemico riusciva con difficoltà a prendere la mira, e veniva allo stesso tempo colpito da raffiche continue di giavellotti. Erano incredibilmente efficaci contro le linee di fanteria, dunque le unità pesanti e lente rappresentavano il loro principale obiettivo. I nemici spesso rompevano i ranghi tentando di ridurre le vittime, gettandosi così, tuttavia, dritti tra le mani della fanteria iberica. Dopo essere stati più volte sconfitti dal cerchio cantabrico, i Romani decisero in seguito di adottarlo come tattica per la propria cavalleria.
| Richiede |
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Regioni Aracillum Portus Amanus Pallantia Lugo Aracillum Asturica Tarraco Brigantium Tarraco Brigantium |