Triere, Marinai spartani

Costo di reclutamento 500
Costi di mantenimento 100
Stato della nave 693
Velocità della nave 6
Attacco corpo a corpo 46
Danno arma 26
Difesa corpo a corpo 65
Armatura 80
Salute 75
Punti di forza e punti di debolezza
  • Scarsa resistenza dello scafo
  • Equipaggio leggero
  • Veloce
  • Speronamento leggero
  • Scarse capacità di abbordaggio
  • Abilità nel combattimento a distanza nella media
  • Buona unità difensiva
  • Danno basso ma penetrazione dell’armatura media
  • Attacco medio
  • Morale normale
Descrizione

Tra tutte le navi da guerra risalenti al mondo antico, la trireme, o triere, è la più celebre e riconoscibile. Quasi tutti i film di genere peplum di Hollywood includono di certo una trireme. La nave venne interamente progettata per la guerra. Il suo nome deriva dalle tre file di remi che si trovavano su ogni lato, collocate una sull’altra in colonne ben ripartite, in modo da concedere ai rematori un po’ di spazio. La fila di remi superiore si imperniava su uno scalmo montato su un buttafuori che sporgeva dallo scafo. Ciò permetteva ai remi superiori di inclinarsi con un angolo più acuto in modo da raggiungere l’acqua senza incastrarsi con i remi inferiori. La trireme era il levriero delle navi, in grado di scattare ad alta velocità grazie anche a un equipaggio ben addestrato; al contrario di quanto si crede, non tutti i rematori erano schiavi. A bordo delle navi greche c’erano dei cittadini, che venivano rispettati e non trattati come schiavi. Erano anche navi “da bel tempo”, non adatte ai mari aspri come l’Atlantico. Il livello inferiore di remi si trovava, al massimo, a meno di mezzo metro al di sopra della superficie dell’acqua. Ciò, tuttavia, non impedì alla trireme di diventare un’arma imponente contro le altre imbarcazioni: un attacco di speronamento ad alta velocità poteva perforare il fianco di quasi ogni obiettivo. Era inoltre abbastanza larga per essere impiegata in altri modi: serviva per il trasporto degli arcieri e per l’assemblaggio di pezzi di artiglieria leggera.

Gli Spartani, temprati dall’età di sette anni per la vita della campagna, e dediti all’addestramento militare a tempo pieno, erano disciplinati in modo impeccabile ed esperti di armi ed equipaggiamento. Chiunque perdesse il proprio scudo in battaglia veniva disonorato: la corazza e l’elmo servivano infatti a proteggere se stessi, mentre lo scudo doveva difendere l’intera falange. Per questo, gli Spartani erano una forza molto disciplinata e coordinata, di livello ampiamente superiore a qualsiasi altra forza sul campo di battaglia. Furono loro a condurre la difesa del Peloponneso contro i Persiani, nel 480 a.C., e dopo due giorni di battaglia, a combattere la famosa Battaglia delle Termopili. 300 Spartani e i loro alleati greci bloccarono lo stretto passaggio tra le scogliere e il mare, obbligando i Persiani ad attaccare la loro falange frontalmente. Quando un traditore greco fece sì che gli Spartani venissero accerchiati, essi combatterono fino all’ultimo uomo. Il tempo trascorso a sconfiggere gli Spartani permise ai restanti alleati greci di preparare una flotta per sconfiggere la marina persiana vicino all’isola di Salamis, terminando così la guerra.

Richiede
Edifici
Disponibilità della fazione