Legionari corazzati
Costo di reclutamento | 930 | |
Costi di mantenimento | 160 | |
Attacco corpo a corpo | 58 | |
Danno arma | 35 | |
Bonus vs fanteria | 2 | |
Bonus di carica | 15 | |
Difesa corpo a corpo | 51 | |
Armatura | 95 | |
Salute | 60 | |
Morale di base | 65 |
Punti di forza e punti di debolezza
- Attacco molto buono
- Difesa media
- Danno medio ma penetrazione dell’armatura bassa
- Morale buono
Descrizione
Le riforme militari di Gaio Mario del 104 a.C. trasformarono l’esercito romano in una forza combattente professionista. Le reclute non dovevano più essere proprietari terrieri per potersi arruolare, bastava essere in possesso della cittadinanza romana. Non avendo alcun terreno in cui tornare, gli uomini erano più disponibili a fare dell’esercito la loro carriera, combattendo lunghe campagne in cambio della paga, dell’equipaggiamento e dei vantaggi derivanti dal congedo. Le legioni erano equipaggiate a spese dello stato, e ogni uomo aveva con sé un pilum, un gladio e un grande scudo, blasonato con l’insegna della legione. Sotto il comando di Mario, i soldati dovevano trasportare il proprio equipaggiamento, eliminando così la necessità di lunghe salmerie gestite da non combattenti. Sfortunatamente, ciò significava che gli uomini trasportavano fino a 45 kg di attrezzatura, e vennero per questo soprannominati i “muli di Mario”.