Coorte di aquile

Costo di reclutamento 930
Costi di mantenimento 180
Attacco corpo a corpo 47
Danno arma 35
Bonus vs fanteria 2
Bonus di carica 12
Difesa corpo a corpo 60
Armatura 90
Salute 60
Morale di base 65
Punti di forza e punti di debolezza
  • Attacco buono
  • Difesa media
  • Danno medio ma penetrazione dell’armatura bassa
  • Morale normale
Descrizione

Le riforme militari di Gaio Mario del 104 a.C. trasformarono l’esercito romano in una forza combattente professionista. Le reclute non dovevano più essere proprietari terrieri per potersi arruolare, bastava essere in possesso della cittadinanza romana. Non avendo alcun terreno in cui tornare, gli uomini erano più disponibili a fare dell’esercito la loro carriera, combattendo lunghe campagne in cambio della paga, dell’equipaggiamento e dei vantaggi derivanti dal congedo. Le legioni erano equipaggiate a spese dello stato, e ogni uomo aveva con sé un pilum, un gladio e un grande scudo, blasonato con l’insegna della legione. Sotto il comando di Mario, i soldati dovevano trasportare il proprio equipaggiamento, eliminando così la necessità di lunghe salmerie gestite da non combattenti. Sfortunatamente, ciò significava che gli uomini trasportavano fino a 45 kg di attrezzatura, e vennero per questo soprannominati i “muli di Mario”.

Disponibilità della fazione