Hastati
Costo di reclutamento | 350 | |
Costi di mantenimento | 90 | |
Attacco corpo a corpo | 35 | |
Danno arma | 35 | |
Bonus vs fanteria | 2 | |
Bonus di carica | 12 | |
Difesa corpo a corpo | 48 | |
Armatura | 60 | |
Salute | 50 | |
Morale di base | 45 |
Punti di forza e punti di debolezza
- Attacco medio
- Difesa debole
- Danno medio ma penetrazione dell’armatura bassa
- Morale scarso
Descrizione
Durante il IV secolo a.C., i Romani abbandonarono la formazione a falange, in favore di un esercito composto prevalentemente di hastati, principes e triarii. Queste forze venivano schierate in manipoli, blocchi compatti di uomini disposti in una formazione a scacchiera; ciò consentiva flessibilità di movimento sul campo di battaglia, soprattutto in confronto ai movimenti lenti di una falange armata di picche.
Come la maggior parte delle città-stato sofisticate del mondo antico, Roma non solo si aspettava che i suoi uomini combattessero, ma anche che si procurassero l’attrezzatura a proprie spese. Una cinica osservazione potrebbe far notare come la legione manipolare si assicurasse anche che la gerarchia di Roma fosse preservata. Nella prima linea della legione, vi erano gli hastati, le reclute più giovani e meno abbienti. Dietro di loro vi era la seconda linea di principes, più anziani e ricchi, e infine, i triarii, la terza linea, formata dai guerrieri con più esperienza. L’espressione "essere ridotti ai triarii” divenne espressione metaforica per le situazioni disperate, in cui ogni soluzione tentata si era rivelata inutile.