Nobildonne scite
Costo di reclutamento | 600 | |
Costi di mantenimento | 110 | |
Danno proiettili | 40 | |
Portata | 150 | |
Colpi al minuto | 6 | |
Munizioni | 15 | |
Attacco corpo a corpo | 30 | |
Danno arma | 34 | |
Bonus di carica | 15 | |
Difesa corpo a corpo | 3 | |
Armatura | 35 | |
Salute | 70 | |
Morale di base | 60 |
Abilità
- Cerchio cantabrico
- Tiro di precisione
- Resistenza alla fatica
- Nascondersi (foresta)
- Fuoco in movimento
- Tiro alla partica
- Resistenza al freddo
- Tiro pesante
- Tiro infuocato
- Tiro assordante
Punti di forza e punti di debolezza
- Gittata lunga
- Cadenza di tiro rapida
- Movimento veloce
- Danno buono ma penetrazione dell’armatura bassa
- Molto debole nel corpo a corpo
- Morale scarso
Descrizione
Lungi dall’essere semplici barbari ignoranti, le varie tribù delle steppe avevano una cultura ricca e vigorosa. Provenivano dall’area che si estende dalle coste settentrionali del Mar Nero al Mar Caspio ed erano chiamati Sciti dai Greci e Saci dai Persiani, mentre una discendenza occidentale divenne nota col nome di Sarmati.
Il fatto che indossassero dei pantaloni bastava ai Greci per considerarli barbari, prima ancora di notare il loro cappello, alto e a punta, e la loro carnagione scura. Al di là del loro aspetto, tuttavia, erano eccezionali cavalieri, molto abili con gli archi compositi ricurvi e letali combattenti corpo a corpo. Gli oggetti tombali suggeriscono che le donne scite erano avvezze alla guerra quanto i propri uomini e probabilmente partecipavano con loro alle battaglie. Ciò potrebbe aver dato vita ai miti greci relativi alle Amazzoni, donne guerriere.