Altare di Anzotica

Costo 2,700
Costo di riparazione 1,080
Costo di riparazione se in rovina 2,160
  • Editto Riscossione dei tributi: +3 all’ordine pubblico grazie alle tasse
  • +10% alla ricchezza derivata dall’agricoltura
  • +4 influenza culturale balcana
  • +8 all’ordine pubblico per turno
  • -4 al cibo
Catene di edifici (Ardiei (Pirati e incursori))
Descrizione

Molte divinità illiriche appaiono in monumenti eretti durante l’epoca romana, il che testimonia come i Romani le considerassero legate agli dèi del proprio pantheon. Erano gli stessi dèi sotto sembianze diverse. È di certo il caso di Anzotica, spesso raffigurata con la tradizionale immagine della dea Venere.

In quanto dea dell’amore, Venere era adorata dalla stessa Roma fino alle estremità dell’impero, da diverse culture. Molti grandi leader militari sostenevano che le loro imprese fossero il frutto del favore personale della dea dell’amore. Ad esempio, gli amici rivali Pompeo e Giulio Cesare attribuirono le loro vittorie alla “Venus victrix” (Venere vincitrice): Pompeo le dedicò il Teatro di Pompeo e il suo trionfo nel 54 a.C., mentre Cesare volle spingersi più in là, rivendicando le proprie radici divine in comune con la dea. Questa divenne una tradizione familiare tra i membri della gens Iulia, che venne adottata anche dal suo erede, Augusto.

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