Elefanti da guerra africani
Costo di reclutamento | 1,600 | |
Costi di mantenimento | 200 | |
Attacco corpo a corpo | 64 | |
Danno arma | 60 | |
Bonus di carica | 44 | |
Difesa corpo a corpo | 24 | |
Armatura | 30 | |
Salute | 910 | |
Morale di base | 65 |
Abilità
Punti di forza e punti di debolezza
- Carica molto buona
- Danno elevato
- Gran numero di punti vita
- Morale medio
Descrizione
L’elefante africano delle foreste, ormai estinto, era più piccolo della specie indiana. Con un’altezza che poteva variare dai 2 ai 2,5 metri, era molto forte e capace di creare non poco panico tra i nemici non abituati ad affrontarlo. Avendo combattuto contro gli elefanti durante gli scontri avvenuti a Siracusa, tra il 278 e il 276 a.C., i Cartaginesi cominciarono a catturare e ad addestrare la specie locale invece di importare quelli più grandi dall’India. Tuttavia, Cartagine assunse dei mahout indiani esperti allo scopo di formare la più potente unità di elefanti dell’epoca. Quando Cartagine affrontò Roma sulle rive del fiume Bagradas, nel 255 a.C., i suoi elefanti fecero talmente tante vittime, che per molti anni i Romani furono letteralmente terrorizzati solo all’idea di doverli riaffrontare.