Opliti cartaginesi dell’ultimo periodo
Costo di reclutamento | 650 | |
Costi di mantenimento | 120 | |
Attacco corpo a corpo | 36 | |
Danno arma | 29 | |
Bonus vs grandi unità | 20 | |
Bonus di carica | 20 | |
Difesa corpo a corpo | 51 | |
Armatura | 85 | |
Salute | 60 | |
Morale di base | 55 |
Punti di forza e punti di debolezza
- Unità difensiva molto buona
- Danno basso ma penetrazione dell’armatura media
- Attacco medio
- Morale buono
Descrizione
Gli opliti risalgono alle guerre tra città-stato greche, tra l’VIII e il VII secolo a.C. Durante le guerre persiane, la maggior parte degli opliti indossava elmi di bronzo dalla struttura corinzia e una corazza di bronzo o di tela indurita. Erano armati di lance con punte di ferro, bilanciate da una punta di bronzo sull’estremità inferiore, e di una spada corta. Gli opliti prendevano il nome dallo scudo circolare che portavano, chiamato hoplon. La combinazione tra hoplon e lancia richiedeva che combattessero in falange, un blocco di lancieri solitamente profondo circa otto ranghi. In formazione, ogni uomo era protetto dallo scudo del suo vicino, e si veniva così a creare un muro di lance.
Mentre tutti gli opliti erano originariamente cittadini soldati, i mercenari a tempo pieno li rimpiazzarono e diventarono i combattenti standard nel mondo greco. Più tardi, sotto Filippo II di Macedonia e Alessandro Magno, lo scudo divenne più piccolo, mentre la lancia si evolse fino a diventare la picca chiamata “sarissa”, lunga circa cinque metri. Molti eserciti adottarono la falange di opliti come unità tattica, estremamente vincente in battaglia.