Peltasti libici
Costo di reclutamento | 440 | |
Costi di mantenimento | 90 | |
Danno proiettili | 32 | |
Portata | 80 | |
Colpi al minuto | 7 | |
Munizioni | 7 | |
Attacco corpo a corpo | 26 | |
Danno arma | 24 | |
Bonus di carica | 10 | |
Difesa corpo a corpo | 44 | |
Armatura | 65 | |
Salute | 50 | |
Morale di base | 45 |
Abilità
Punti di forza e punti di debolezza
- Gittata corta
- Cadenza di tiro rapida
- Danno e penetrazione dell’armatura molto buoni
- Scudo grande
- Molto debole nel corpo a corpo
- Morale scarso
Descrizione
Arruolate tra i discendenti degli insediamenti fenici e dai popoli nativi del Sahara, i Libu, i Garamanti e i Berberi, queste truppe rappresentavano il più numeroso contingente cartaginese non mercenario dell’esercito. Avendo colonizzato la costa africana fin dal I millennio a.C., i Fenici fondarono Cartagine e altre città conosciute più tardi come Leptis Magna e Sabrata. Importanti centri di scambio, rappresentavano, insieme a Tingis, fondata dai Cartaginesi, e la colonia greca di Cirene, la porta d’ingresso verso l’Africa e il Mediterraneo occidentale. Prima del V secolo a.C., tuttavia, le tre città libiche erano passate sotto il controllo e la protezione di Cartagine, con la sua egemonia mercantile in espansione. Fondendo usanze orientali e sahariane, e influenzati dal contatto con molte popolazioni del Mediterraneo grazie alla propria rete mercantile, i Libifenici avevano diversi stili relativi all’abbigliamento e alle armi.