Battaglione sacro
Costo di reclutamento | 1,170 | |
Costi di mantenimento | 200 | |
Attacco corpo a corpo | 42 | |
Danno arma | 29 | |
Bonus vs grandi unità | 20 | |
Bonus di carica | 22 | |
Difesa corpo a corpo | 59 | |
Armatura | 105 | |
Salute | 65 | |
Morale di base | 70 |
Abilità
Punti di forza e punti di debolezza
- Unità difensiva molto buona
- Danno basso ma penetrazione dell’armatura media
- Attacco medio
- Morale buono
Descrizione
Proveniente da Cartagine, il Battaglione sacro era una falange di lancieri veterani addestrati e armati in accordo alla tradizione degli opliti greci. Erano unici, in quanto provenivano dalla popolazione della città stessa, cosa insolita per l’esercito cartaginese, normalmente folto di soldati delle città alleate, di sudditi, se non addirittura di mercenari. Scelti tra la nobiltà e tra i cittadini ricchi, erano molto ben addestrati e disciplinati. Grazie alla propria posizione sociale, potevano permettersi tutti gli accessori della tipica armatura oplitica: corazza di bronzo, gambiere ed elmo, nonché l’hoplon come scudo. Nel caso del Battaglione sacro, questi erano prevalentemente di colore bianco. I membri del Battaglione sacro erano armati con la classica lancia da oplite, con punta di ferro e tallone in bronzo, per maggiore equilibrio, e portavano anche una spada dritta. Noti per il loro valore, anche nella sconfitta, quelli del Battaglione sacro combattevano fino alla fine, come nel caso della Battaglia del Crimiso, nel 340 a.C. Non riuscirono mai a tornare al numero originale e, col tempo, a causa delle guerre contro Roma, anche il Battaglione sacro fu sostituito da eserciti mercenari, pagati coi proventi del commercio. Questi eserciti erano ancora formati da un piccolo numero di cittadini cartaginesi e libifenici, ma il vecchio Battaglione sacro cessò di esistere.