Scorpione celtico
Costo di reclutamento | 520 | |
Costi di mantenimento | 100 | |
Danno proiettili | 120 | |
Portata | 350 | |
Colpi al minuto | 6 | |
Munizioni | 40 | |
Attacco corpo a corpo | 9 | |
Danno arma | 24 | |
Bonus di carica | 6 | |
Difesa corpo a corpo | 14 | |
Armatura | 10 | |
Salute | 45 | |
Morale di base | 40 |
Abilità
- Non può correre
- Proiettile infuocato
Punti di forza e punti di debolezza
- Danno elevato
- Mobile
- Molto accurato
- Gittata corta
- Cadenza di tiro media
Descrizione
Antenata della balestra medievale, la balista veniva impiegata per lanciare dardi e richiedeva una base di legno di grandi dimensioni. Non poteva infatti essere facilmente spostata da un solo uomo. Poteva mirare in modo preciso sulla breve distanza, ma poteva anche essere attivata indirettamente, con gruppi di scorpioni spesso schierati in modo da formare una batteria sul campo. La balista può essere considerata l’evoluzione del gastraphetes, o “arco da pancia”, e impiegava o un arco composito, o delle molle di torsione per lanciare dardi di qualunque tipo. Lo scorpione era incredibilmente potente per la sua dimensione, e chi lo maneggiava doveva tendere la corda con un argano e una leva. Nonostante ciò, la cadenza di tiro era molto elevata, e un abile soldato poteva scoccare tre o quattro dardi al minuto, con tiro indiretto. Era semplice da costruire con i giusti materiali grezzi, e le parti di metallo necessarie potevano essere trasportate dai soldati, così da poter assemblare gli scorpioni in modo rapido.